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Matteoni (FdI): la tragedia dell’esodo e delle foibe prende voce nella memoria collettiva d’Italia

Questa proposta di legge che rafforza la 92/2004 intende dare ancora più valore e dignità a quel doloroso capitolo della Storia italiana racchiuso nella ferita dell’esodo istriano fiumano dalmata e nell’atrocità delle foibe.
Una ferita, questa, sempre aperta e che per troppo tempo è stata taciuta e anzi, negata, da chi ha preferito il silenzio al posto della verità e della giustizia. Questa spaccatura, tangibile e concreta, che ha segnato il passato italiano, e che è stata figlia di un’ideologia politica e di una narrazione storica che giustificavano quanto accaduto come ‘pulizia etica’, non trova più spazio tra noi, non troverà più terreno su cui crescere.

E un grazie è d’obbligo anche a tutte le realtà presenti nella mia Trieste che si impegnano a far conoscere i luoghi del ricordo, che con impegno e sacrificio lottano per tenere vivo un frammento doloroso della nostra eredità, con l’obiettivo di perpetuarne il ricordo e il legittimo riconoscimento verso un futuro che unisce e non divide, che non dimentica ciò è stato e che mai più dovrà essere.

Con i viaggi del ricordo porteremo ancora più studenti d’Italia al Sacrario di Basovizza, al Magazzino 18 e al Centro profughi di Padriciano. Perché “noi no dimentighemo”.

Così commenta l’On. Nicole Matteoni, deputata triestina di Fratelli d’Italia e relatrice del provvedimento in commissione ed in aula, durante la dichiarazione di voto del provvedimento di innovazione alla legge 92/2004 sul Giorno del Ricordo

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