“Il ddl beni culturali approvato in sede di Consigliò dei Ministri, è un atto dovuto in un Paese ricco culturalmente quale il Nostro.
Un plauso va al Ministro Sangiuliano per aver ribadito un concetto sacrosanto: chi danneggia il nostro patrimonio, oltre ad offendere l’intera comunità, arreca un danno del quale deve assumersi le responsabilità penali e pecuniarie.
L’Italia è un Paese democratico e libero, ed è possibile esprimere il proprio dissenso senza acredini con la comunità, il suo patrimonio e la sua cultura.
Chi imbratta monumenti e siti culturali resta un vandalo: non possiamo più tollerare certe azioni che spesso sono un mero strumento propagandistico.
Sul tema vandalismo tanto è stato fatto dalla Polizia Locale e dal Comune di Trieste con provvedimenti ed iniziative concrete: nella nostra città, ad esempio, chi imbratta e deturpa il patrimonio pubblico viene sanzionato con un’ammenda di 9000€.
Dai progetti educativi sulla legalità, realizzati dalla Polizia Locale con un coinvolgimento attivo degli studenti di molte scuole secondarie, all’asse antivandalismo tra Sovrintendenza archeologia-belle arti-paesaggio ed il Comune, con l’obiettivo della salvaguardia ed il ripristino dei monumenti commemorativi, al grande lavoro della Polizia Locale con atti di contrasto che deteriorano edifici e manufatti con graffiti di ogni genere, alla costituzione infine l’anno scorso del Nucleo Interventi speciali che si occupa prevalente del degrado urbano attraverso il rispetto delle regole della convivenza civile”.
Così commenta l’On. Nicole Matteoni, deputata triestina di Fratelli d’Italia