Matteoni, che condivide con Giorgia Meloni la scelta di iniziare il suo percorso politico da giovanissima (con Azione Giovani, movimento giovanile dell’allora Alleanza Nazionale) e da fondatrice, a ventiquattro anni, di Fratelli d’Italia a Trieste, dividerà i suoi impegni fra Roma e il suo impegno istituzionale a Trieste stessa, portando in Parlamento i temi più cari del suo partito per il territorio. Il punto più importante dell’azione che Matteoni svolgerà come parlamentare? “I temi saranno quelli dell’extra doganalità del porto di Trieste e dei punti franchi, per un rilancio dell’economia di Trieste, assieme il supporto al Comune di Trieste per l’acquisizione della caserma di via Rossetti al fine di creare il nuovo polo scolastico cittadino. E poi, naturalmente, il lavoro sul problema della Rotta balcanica e dell’immigrazione irregolare, che sul nostro territorio si sente di più ed è determinante”. I diritti delle donne e l’aborto? “Giorgia Meloni ha già dichiarato con forza e più volte, anche attraverso i media, che Fratelli d’Italia non toccherà la Legge 194 ma ha anzi intenzione di applicarla integralmente. In particolare, quella parte in cui è disposto e non è mai stato applicato di mettere in atto tutte le azioni necessarie per tutelare e dare supporto alle donne che siano in difficoltà economiche e sociali affinché possano fare una scelta serena fra il proseguimento della gravidanza, tenendo il loro bambino, o interromperla”. Emozionata? “Tantissimo.”
Emozione e soddisfazione per tutto il gruppo locale di Fratelli d’Italia dopo il risultato storico di maggioranza assoluta per il centrodestra sia alla Camera che al Senato, e quello importantissimo del Friuli Venezia Giulia, dove per il Senato ha ottenuto il 32,3 per cento (18,5 per cento il risultato del Partito Democratico) e il 31,3 per cento alla Camera (18,4 per cento per il PD). Per Claudio Giacomelli, capogruppo regionale del partito di Giorgia Meloni, un trionfo e il frutto di anni d’impegno e di lavoro; poco importa se il giorno dopo qualcuno abbia deciso di richiamare alla memoria, ancora una volta, il fascismo, imbrattando le pareti esterne della sede di via Francesco Rismondo con un ‘Ora e sempre fasci appesi’. “È il momento di abbassare i toni”, ha commentato Giacomelli; “Fratelli d’Italia, nel corso di tutta la campagna elettorale, si è sempre tenuto distante dai toni della violenza inclusa quella verbale e sulla stampa; altri hanno scelto di fare diversamente. Se c’è stata violenza verbale, siamo stati la parte politica che l’ha subita. Credo che il risultato delle elezioni parli da sé e che cose come quella che abbiamo scoperto stamattina siano demenziali”.