Inaugurato lo scorso 22 Giugno in Via dei Macelli 1 a Trieste, il murales di 40 metri quadri realizzato dall’artista Manuel de Rita (in arte Peeta), realizzato nell’ambito del progetto “Chromopolis – La Città del Futuro” e curato dall’assessorato ai Giovani attraverso il Progetto Area Giovani, aveva riscosso sin da subito un gran numero di apprezzamenti sia da parte dei triestini sui sociali sia da parte dei residenti nei commenti raccolti in loco. L’artista, per la sua realizzazione, si è fatto ispirare dalle sculture e dal design industriale e, per l’occasione, visto il colore rosso e bianco con cui è stato realizzats l’opera, colori che contraddistinguono l’U.S. Triestina Calcio 1918, è stato coinvolto anche un gruppo di persone del tifo organizzato dell’Unione. Il progetto “Chromopolis” sta cambiando (e in alcuni casi ha già cambiato) il volto di alcuni rioni triestini, da Melara a Valmaura passando per la Sacchetta alla Città Vecchia. Con il murales di Via dei Macelli, tuttavia, si è chiuso il ciclo di decorazioni che si possono ammirare sui muri perimetrali che circoscrivono i principali impianti sportivi cittadini quali lo Stadio “Nereo Rocco”, lo Stadio “Pino Grezar” e il PalaTrieste. Dal 2017 nell’ambito del progetto “Chromopolis” sono state realizzate 11 opere, molte delle quali collettive, a cui hanno lavorato 27 artisti che hanno contribuito a a valorizzare la zona di Valmaura trasformandola in un vero e proprio museo d’arte urbana a cielo aperto. “Con quest’opera dai contorni calcistici – ha dichiarato l’Assessore Comunale alle Politiche Giovanili e alla Famiglia, Nicole Matteoni, si conclude il percorso intrapreso da “Chromopolis” a Valmaura, che è riuscito nell’intento di valorizzare e dare nuova linfa agli spazi attorno agli impianti sportivi. “Chromopolis” non si fermerà qui; – ha sottolineato Matteoni – il nostro obiettivo è di proseguire su questa strada di rigenerazione urbana, continuando a coinvolgere il panorama della street art locale e le sue associazioni giovanili, per toccare nei prossimi mesi e anni altri rioni e successivamente anche gli istituti scolastici”.