Collegare le realtà scientifiche con il mondo imprenditoriale, quello della scuola e dell’educazione e, più in generale, nel tessuto stesso della società. Trieste Next, FameLab, MareDireFare, le olimpiadi delle neuroscienze. Sono solo alcuni degli esempi di ciò che ha portato in termini di sinergia tra le diverse realtà scientifiche “Trieste città della conoscenza”. Il protocollo d’intesa, siglato originariamente nel 2008, è stato rinnovato una seconda volta nel 2017. Ieri, una nuova sottoscrizione. E i nuovi enti ad aderire sono ben sei: Area Marina Protetta di Miramare, il Collegio Universitario ‘’Luciano Fonda’’, la Fondazione Italiana Fegato, IRCCS Burlo Garofolo, ISTAT Istituto Nazionale di Statistica, Istituti di Trieste del CNR. In sala del consiglio a palazzo Cheba c’erano proprio tutti: i lavori sono stati condotti dal presidente del Consiglio comunale, Francesco di Paola Panteca, ad aprire le danze l’assessore Nicole Matteoni; con lei, naturalmente, il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza. A rappresentare l’ala scientifica il magnifico rettore dell’Units, Roberto Di Lenarda.
“Siamo passati da diciotto enti di ricerca del protocollo 2017 a ventitré enti complessivi ad oggi – ha sottolineato con soddisfazione Matteoni – Un lavoro davvero importante, che testimonia quanto il comune di Trieste può e abbia voglia di lavorare in sinergia con gli enti di ricerca”. Matteoni ha spiegato l’importanza di continuare a lavorare insieme, soprattutto nell’ambito educativo: “Una collaborazione importante che si vuole portare avanti tra gli istituiti di ricerca e le nostre scuole, in modo tale che la scienza sia vista come parte integrante della nostra vita. Questo importante protocollo è una collaborazione a beneficio di tutta la comunità”, ha concluso. “Questo protocollo di intesa negli anni ha dimostrato di poter funzionare bene – ha poi confermato il magnifico rettore – Trieste Next è ormai un punto di riferimento in Italia e all’estero per far conoscere la scienza e la conoscenza. Il protocollo che riconfermiamo – ha aggiunto – è il prodotto concreto della sinergia, spesso “invisibile”, che lega tutti gli enti che oggi ho l’onore di rappresentare. Una collaborazione che fa del nostro territorio un ecosistema della ricerca e dell’alta formazione ricco e attrattivo, in grado di competere con le migliori realtà internazionali”.
Infine, Roberto Dipiazza: “Si dice che mettersi insieme un inizio, rimanere insieme è un progresso, continuare a lavorare insieme un successo. E tutti noi vogliamo saper fare squadra e crediamo nel lavoro comune nell’impegno costante e lungimirante, che punta a valorizzare, in questo caso, le potenzialità della scienza e della conoscenza, a beneficio di Trieste, nella nostra regione dell’intero paese”. Al protocollo “Trieste Città della Conoscenza” partecipano Comune di Trieste, Università degli Studi di Trieste, Area Marina Protetta di Miramare, AREA Science Park, Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura Venezia Giulia, Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico Onlus, Collegio Universitario ‘’Luciano Fonda’’, Conservatorio di Musica “Giuseppe Tartini”, Elettra Sincrotrone Trieste S.C.p.A., FIF (Fondazione Italiana Fegato Onlus), FIT (Fondazione Internazionale Trieste per il Progresso e la Libertà delle Scienze), Fondazione Teatro Lirico “Giuseppe Verdi” di Trieste, ICGEB – Trieste (International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology-Trieste), ICTP (The Abdus Salam International Centre for Theoretical Physics), INAF-OATs Istituto Nazionale di Astrofisica Osservatorio Astronomico di Trieste, INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Sezione di Trieste, IRCCS Burlo Garofolo, ISTAT Istituto Nazionale di Statistica, Istituti di Trieste del Consiglio Nazionale delle Ricerche CNR, Laboratorio dell’Immaginario Scientifico Soc. Coop., MIB School of Management, Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS, SISSA (Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati), UNESCO-TWAS – The World Academy of Sciences.