Con il cuore a destra

Nella balaustra di Scala dei Giganti una lapide in memoria di Stelio Mattioni (1821-1997). Alla cerimonia sono intervenuti i famigliari dello scrittore e l’Assessore Nicole Matteoni

Sul posto sono intervenuti l’assessore all’Educazione del Comune di Trieste Nicole Matteoni e i famigliari dello scrittore, con la moglie Maria e la figlia Chiara.  Presenti tra gli altri anche il presidente de “L’Armonia” Giuliano Zannier e il coordinatore culturale Riccardo Cepach.

“Promossa dalla famiglia Mattioni e dal Comune di Trieste, che a Stelio Mattioni ha già dedicato e intitolato la frequentatissima biblioteca di via Petracco a Borgo San Sergio, questa iniziativa – ha evidenziato l’assessore Nicole Matteoni – vuole celebrare e ricordare l’opera dello scrittore in un luogo simbolo della sua narrativa, a lui particolarmente caro e suggestivo, raccontato in uno dei suoi romanzi più celebri “Il richiamo di Alma”. Si tratta di un ulteriore significativo segno di attenzione e gratitudine della città per la sua opera e  il suo impegno culturale, che si colloca nell’ottica di valorizzare anche l’anima letteraria di Trieste”.

“Sono contenta e commossa  per questo riconoscimento – ha detto Maria Mattioni – che premia ed è un segno di riconoscenza al legame profondo dello scrittore, che ha amato molto questa città. Ciò avviene in un punto cruciale come quello di questa balaustra dove avviene l’incontro con Alma, che attrae, sfugge e non si fa prendere e che secondo molto critici viene identificata nella città di Trieste”. Maria Mattioni ha infine anticipato la prossima uscita di un romanzo inedito del marito.

Il richiamo di Alma”, pubblicato nel 1980 dall’editore Adelphi, dove compare per la prima volta la figura femminile che dà il titolo all’opera, simbolo elusivo ed enigmatico che forse rimanda all’umana ricerca di un senso e si leggono le parole che figureranno anche sulla lapide: «Quello che mi colpì fu una figura bianca […] viva e  vicinissima, nonostante la distanza. Era  in piedi sul piano della balaustrata della Scala dei Giganti, là dove si sporge sulla piazza, e andava da un punto estremo all’altro, guardando dalla mia parte. Chi era?».

Stelio Mattioni è stato un importante romanziere, riconosciuto a livello nazionale e internazionale, particolarmente amato dal celebre consulente editoriale Roberto (Bobi) Bazlen che, appunto, agevola la pubblicazione dei suoi primi romanzi, fra cui Il richiamo di Alma, presso gli editori Einaudi e Adelphi. Le sue opere si inseriscono assai bene nella tradizione di narrativa triestina che fa capo a Italo Svevo, caratterizzandosi per la messa in scena di personaggi quotidiani afflitti un mal di vivere di difficile definizione, inseriti in atmosfere a volte oniriche e grottesche ma descritti con un linguaggio pulito e preciso. La sua attività di cronista, critico e divulgatore culturale si è dipanata attraverso opere monografiche, come la biografia Storia di Saba, recentemente ripubblicata, saggi e articoli in riviste e giornali quotidiani oltre che in veste di direttore della sezione letteraria del Circolo della Cultura e delle Arti di Trieste, – per il quale ha organizzato importanti manifestazioni e celebrazioni fra cui quelle dei principali scrittori del territorio: Svevo, Joyce, Saba e Giotti – di presidente dell’associazione teatrale dialettale Armonia e di direttore responsabile dell’emittente Telequattro. La sua opera ha meritato l’attenzione e l’elogio di alcune delle più importanti penne del panorama nazionale della letteratura italiana, da Magris a Raboni, da Pedulà a Spagnoletti.

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